"Il castello e la rete" illustra una via europea allo sviluppo delle imprese industriali e di servizi e della qualità della vita di lavoro nella competizione internazionale. E' stato giudicato una sorta di "manifesto" italiano del post-taylorismo e dell'organizzazione post-burocratica.
In questo volume - nato nel 1990 ma la cui attualità ha portato addirittura all'ottava edizione - è illustrata una tesi: fattori societari potentissimi rendono irreversibile l'obsolescenza della cultura organizzativa che aveva accompagnato e sostenuto l'industrializzazione.
L'organizzazione che lentamente ci lasciamo dietro le spalle è quella del "castello" che Weber ha descritto scientificamente, Henry Ford ha sviluppato imprenditorialmente, Taylor e Ford hanno progettato nel dettaglio (e che Franz Kafka ha penetrato nel profondo come grande scrittore d'organizzazione).
Il castello - si sa - è luogo di magia e favola, ma anche e soprattutto struttura artificiale, luogo di potere, di distanza dalla realtà, di controllo, di confine.
A ben guardare, invece, la "rete" è il modello dominante in natura, caratterizzato dalla numerosità e dalla complessità delle connessioni.
Il libro di Butera anticipa, profeticamente, quello che si è osservato negli ultimi anni: le organizzazioni hanno subìto una trasformazione radicale; da uno sviluppo per linee interne si è passati alla partecipazione in un network di relazioni.
Emerge così un quadro in cui la nuova impresa-rete si caratterizza per unità organizzative autoregolate ad alto livello d'impegno, con progetti di qualità totale e di investimenti socio-tecnici, nuove professioni, sistemi informativi aziendali evoluti, una cultura d'impresa basata sui risultati, sulle interazioni e sulla gestione della complessità.
"Il castello e la rete" offre al lettore idee, categorie, riferimenti bibliografici, esempi e strumenti che mostrano come sia ormai impossibile pensare a una cultura aziendale che non si riconosca nel nuovo paradigma del supply network.
Federico Butera
“Il castello e la rete. Impresa, organizzazioni e professioni nell'Europa degli anni '90”
Franco Angeli – 2005 (8a edizione) - 240 pagine
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